IMPOSTA DI BOLLO: RIFERIMENTI GENERALI
L’imposta di bollo rientra tra le imposte indirette, che colpiscono una manifestazione mediata di ricchezza, in quanto tale manifestazione costituisce, potenzialmente, indice della capacità economica del Contribuente.
Viene disciplinata dal D.P.R. 642 del 26 ottobre 1942, il quale ne disciplina le modalità nonché le tariffe applicate per ciascuna casistica (riscontrabili all’interno delle tabelle in allegato al suddetto Decreto).
All’interno della norma vengono definiti gli atti e documenti sui quali è dovuta l’imposta di bollo.
Di seguito alcuni esempi:
- Atti rogati, ricevuti o autenticati da notai o da altri pubblici ufficiali;
- Certificati, copie dichiarate conformi all’originale, estratti di qualunque atto o documento rilasciati da notai o da altri pubblici ufficiali a ciò autorizzati per legge;
- Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie, descrizioni, constatazioni e inventari destinati a far prova tra le parti che li hanno sottoscritti.
LEGGE DI BILANCIO 2019: ESENZIONE IMPOSTA DI BOLLO PER ASD/SSD
Fino al 31 dicembre 2018, Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche dovevano applicare la marca da bollo su tutti gli atti e i documenti sui quali è prevista l’esenzione IVA (in virtù del principio di alternatività IVA/Imposta di bollo).
Con la Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n.145), l’esenzione dall’Imposta di bollo è stata estesa anche alle Associazioni e alle Società Sportive Dilettantistiche senza finalità di lucro riconosciute dal CONI.
In concreto, si fa riferimento a:
- atti;
- documenti;
- contratti, nonché copie, anche se dichiarate conformi;
- estratti, certificazioni, dichiarazioni e attestazioni poste in essere o richieste da tali soggetti.
CASI PRATICI (1/2)
Tipico caso in cui una Associazione o una Società Sportiva Dilettantistica potrebbero essere chiamate a pagare l’imposta di bollo è quello della modifica dello Statuto sociale.
In assenza di tale agevolazione sarebbe necessario applicare la marca da bollo di € 16,00 ogni quattro facciate scritte o, comunque, ogni 100 righe.
Grazie all’esenzione, invece, ASD e SSD non devono sostenere alcun onere.
D – Come posso dimostrare che il mio sodalizio possiede i requisiti previsti per l’esenzione?
R – In sede di registrazione è opportuno produrre il Certificato di iscrizione al nuovo Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (RASD).
CASI PRATICI (1/2)
Altro caso tipico (del quale spesso i gestori di sodalizi sportivi non sono a conoscenza) riguarda l’esenzione dall’imposta di bollo sugli estratti di conto corrente/dossier titoli/ deposito titoli inviati (o richiesti) dall’istituto di credito.
Non tutti gli Istituti di Credito riconoscono automaticamente tale agevolazione, dovendo il singolo sodalizio presentare richiesta in carta libera, allegando il Certificato di iscrizione al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (RASD).