Riforma IVA 2025 per ASD e SSD – Analisi dei nuovi scenari e dei nuovi adempimenti
A partire dal 1° gennaio 2025 il panorama fiscale per le attività sportive dilettantistiche in Italia subirà una trasformazione radicale. Il cambiamento più significativo riguarda il trattamento IVA di alcune operazioni rese dai sodalizi sportivi, che passeranno da un regime di esclusione a uno di esenzione.
Questa modifica, benché possa sembrare solo terminologica, di fatto avrà un impatto considerevole sulle ASD e le SSD, comportando nuovi adempimenti fiscali, contabili e amministrativi.
AMBITO DI APPLICAZIONE
La nuova normativa estende l’esenzione IVA a tutte le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell’educazione fisica, non limitandosi più solo ai soci e tesserati. Ciò significa che sia le prestazioni verso soci e tesserati che le prestazioni verso non soci/tesserati diventano esenti IVA e non più fuori campo Iva, o con Iva 22% in caso di attività commerciale.
Le principali operazioni dei sodalizi sportivi che beneficeranno dell’esenzione IVA sono:
– le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell’educazione fisica, rese da organismi senza fine di lucro;
– le prestazioni didattiche e formative connesse allo sport, rese da organismi senza fine di lucro.
N.B. Ci sono ancora alcune incertezze interpretative riguardo all’esatta definizione di «prestazioni strettamente connesse con la pratica dello sport» che richiederanno chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
NUOVI OBBLIGHI AMMINISTRATIVI, FISCALI E CONTABILI
Il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione IVA comporta significativi cambiamenti negli obblighi contabili, fiscali e dichiarativi per le ASD e SSD.
A partire dal 01 gennaio 2025, i sodalizi sportivi dovranno:
– emettere fattura elettronica relativa a tutte le prestazioni sportive effettuate (anche per un semplice abbonamento);
– memorizzare e trasmettere telematicamente i dati dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate;
– dotarsi di partita Iva;
– trasmettere la dichiarazione Iva.
Tali adempimenti dovranno essere posti in essere da tutti i sodalizi sportivi? NO
CASI DI ESONERO PER ASD/SSD
Per le ASD/SSD che hanno optato per il regime agevolato della Legge n.398/91, il passaggio dall’esclusione all’esenzione IVA non dovrebbe comportare particolari problematiche.
Infatti, tale regime prevede un esonero da diversi adempimenti contabili e fiscali.
Pertanto, le ASD e SSD in regime 398/91 continueranno a beneficiare di:
– esonero dall’emissione di fatture elettroniche, tranne che per le prestazioni di sponsorizzazione e pubblicità;
– esonero dalla trasmissione dei corrispettivi elettronici;
– esonero dalla trasmissione della Dichiarazione IVA.
L’esenzione IVA, pur potendo rappresentare un cambiamento epocale, rappresenta, altresì, un’importante agevolazione fiscale che può contribuire al buon funzionamento e alla sostenibilità dei sodalizi sportivi.
Lo Studio affiancherà i Clienti, passo dopo passo, anche in questa transizione importante, al fine di permettere loro di:
– adeguarsi al cambiamento;
– sfruttare al meglio tali agevolazioni;
– evitare sanzioni;
– non avere un aggravio di adempimenti, sia in termini di tempo che in termini di costo.